ATTILA DI GIUSEPPE VERDI
e
IL MATRIMONIO SEGRETO DI DOMENICO CIMAROSA
DUE NUOVE PRODUZIONI D’OPERA
SUL PALCOSCENICO DEL TEATRO DELLE MUSE
ABBONAMENTI FINO AL 30 SETTEMBRE
A vent’anni dalla riapertura del Teatro delle Muse, la Stagione Lirica di Ancona 2022 offre due nuove produzioni: Attila di Giuseppe Verdi e Il matrimonio segreto di Domenico Cimarosa, rappresentati per la prima volta sul palcoscenico restituito agli anconetani nel 2002.
L’opera verdiana – che appartiene ai cosiddetti “anni di galera” – e la più famosa tra le commedie di Cimarosa sono da qualche tempo tornati alla ribalta dei grandi teatri.
Ancona le aveva ascoltate prima che il Teatro delle Muse fosse distrutto dai bombardamenti della seconda guerra mondiale: Attila nelle stagioni 1851, 1856 e 1875, Matrimonio nel 1911 e nel 1928.
La Stagione Lirica di Ancona si apre venerdì 30 settembre alle ore 20.30 e domenica 2 ottobre alle ore 16.30 con Attila Dramma lirico in un prologo e tre atti, libretto di Temistocle Solera tratto dalla tragedia Attila, König der Hunnen di Zacharias Werner, Musica di Giuseppe Verdi, direttore d’orchestra Marco Guidarini, regia Mariano Bauduin, scene e luci Lucio Diana, costumi Marianna Carbone, assistente a scene e luci Eleonora Diana; Attila, re degli Unni è interpretato da Alessio Cacciamani, Ezio, generale romano è Vitaliy Bilyy , Odabella, figlia del signore di Aquileia è Marta Torbidoni, Foresto, cavaliere aquilejese Sergey Radchenko, Uldino, giovane bretone, schiavo d’Attila Andrea Schifaudo e Leone, vecchio romano è Andrea Tabili.
Diretta dal Maestro Guidarini è l’Orchestra Sinfonica “Gioachino Rossini”, il Coro Lirico Marchigiano “Vincenzo Bellini” con Maestro del Coro Riccardo Serenelli e il Coro di Voci Bianche “Artemusica” diretto da Angela De Pace.
La produzione è un nuovo allestimento della Fondazione Teatro delle Muse.
La seconda opera in cartellone Il Matrimonio Segreto va in scena il venerdì 14 ottobre alle ore 20.30 e domenica 16 ottobre alle ore 16.30 al Teatro delle Muse, dramma giocoso in due atti di Giovanni Bertati, dalla commedia The Clandestine Marriage di George Colman il vecchio e David Garrick, musica di Domenico Cimarosa, vede sul podio il direttore d’orchestra Diego Ceretta, la regia è affidata a Marco Baliani, scene e luci di Lucio Diana, costumi di Stefania Cempini, assistente scene e luci Eleonora Diana. Nel cast: Geronimo è Filippo Morace, Elisetta Maria Sardaryan, Carolina è interpretata da Veronica Granatiero, Fidalma è Mariangela Marini, Il Conte Robinson Tommaso Barea, Paolino Pierluigi D’Aloia. Suona l’Orchestra Sinfonica “Gioachino Rossini”. La produzione è un nuovo allestimento della Fondazione Teatro delle Muse.
Entrambi i titoli respirano un’atmosfera europea: Attila nasce sulle scene di una Venezia austroungarica, Matrimonio segreto vede la luce al Burgtheater di Vienna, dove raccolse un successo così grande, da far nascere la leggenda che l’Imperatore avesse preteso come bis l’esecuzione integrale dell’opera. Capolavori della musica italiana, tutte e due le opere provengono dal teatro di prosa e si rifanno a titoli ed autori stranieri. Attila, re degli Unni è una “tragedia romantica” di Zacharias Werner, finita tra le mani di un Verdi curioso dell’esperienza teatrale europea, che si era già avvicinato a Schiller con Giovanna d’Arco (e continuerà con I Masnadieri, Luisa Miller, Don Carlos), e presto rivolgerà il suo interesse a Hugo (Rigoletto).
The secret marriage è la commedia di maggior successo scritta a quattro mani da Georg Colman il vecchio e David Garrick – attore e drammaturgo – nata sulle scene londinesi nel 1766 e diventata popolare in tutta Europa, dove Bertati – divenuto Poeta Teatrale alla corte di Vienna, dopo l’esilio di Lorenzo Da Ponte – ne fece soggetto della più fortunata opera buffa cimarosiana.
Se per tre secoli il melodramma ha permesso che tutto il vecchio continente riconoscesse l’italiano come la lingua della musica e della poesia – contribuendo alla formazione di un’identità nazionale – l’opera italiana si è nutrita della letteratura e del teatro europei. È anche per questa ragione che il nostro melodramma è patrimonio comune dell’Europa e del mondo.
Abbonamenti e biglietti sono in vendita.
Info: biglietteria Teatro delle Muse 071 52525 biglietteria@teatrodellemuse.org
La Fondazione Teatro delle Muse è sostenuta dal contributo di: Comune di Ancona, Fondazione Cariverona, Ministero della Cultura, Regione Marche / Si ringrazia per il sostegno: Associazione Palchettisti del Teatro delle Muse, Gli Amici del Teatro delle Muse / Con il Patrocinio di Rai Marche / In collaborazione con Marche Teatro.