14 feb. 2018 | Al via Scuola all’Opera per avvicinare gli studenti a spettacolo e cultura

Un percorso di introduzione al mondo dell’opera lirica
che vede in collaborazione
Rotary Club Conero, Comune di Ancona,
Fondazione Teatro delle Muse e Associazione Palchettisti

Prossimi appuntamenti il 21 e il 28 febbraio al Ridotto del Teatro delle Muse

Partita il 13 febbraio con il primo incontro riservato alle classi quinte delle scuole elementari, l’iniziativa Scuola all’Opera proseguirà il 21 e il 28 febbraio, sempre al Ridotto del Teatro delle Muse, con gli studenti della scuola secondaria di primo e di secondo grado e con le classi quarte delle elementari.

Scuola all’Opera nasce dalla sinergia tra il Rotary Club Conero, finanziatore di parte del progetto, la Fondazione Teatro delle Muse, l’Associazione Palchettisti e il Comune di Ancona e si avvale del lavoro dell’esperto Professor Gabriele Cesaretti.

Il progetto intende mettere al lavoro i ragazzi, introducendoli al mondo dell’Opera attraverso lezioni, visite al teatro, conoscenza delle maestranze e dei mestieri dell’opera, e chiedendo loro, in seconda battuta, di realizzare attività legate alle opere messe in scena l’anno precedente. Queste attività (messe in scena di spettacoli ideati a scuola, scritture, mostre, elaborazioni di quanto appreso) saranno poi presentate al pubblico nel periodo della Stagione Lirica, negli spazi del Teatro delle Muse di Ancona.

Con questo progetto, che coinvolge diversi soggetti attivi della città e che ha visto l’adesione di molte scuole del territorio e la partecipazione di docenti preparati, attenti e pronti a stimolare la creatività dei ragazzi, Ancona vuole intensificare il rapporto tra il suo Teatro e la comunità, e accompagnare i più giovani nel mondo dello spettacolo dal vivo, facendo leva sullo storytelling e sul diretto coinvolgimento nelle operazioni di costruzione dell’opera lirica.

Il contributo del maestro Vincenzo De Vivo, direttore artistico della Stagione Lirica Ancona Jesi, e del Professor Gabriele Cesaretti, garantiscono la qualità di un simile approccio, il cui valore è stato confermato già al primo appuntamento, quando molti giovanissimi hanno interloquito costantemente con il relatore, e si sono lasciati trascinare nel mondo dell’opera.

13 ott. 2017 | Dal 24 ottobre “cinemuse” arricchisce la programmazione del Teatro delle Muse

Il Teatro delle Muse si arricchisce di una nuova attrezzatura di proiezione digitale installata presso il Ridotto

Grazie alla nuova dotazione tecnica la sala, per l’occasione ribattezzata CINEMUSE, potrà avviare una serie di nuove iniziative di fruizione di opere cinematografiche ed audiovisive che completeranno ed accresceranno la proposta artistica e culturale del Teatro contribuendo ad aprire lo spazio in modo sempre più continuativo.

Il 24 ottobre partirà la settimana di inaugurazione di CINEMUSE dedicata al rapporto tra cinema e spettacolo dal vivo. 

Primo appuntamento in programma, in collaborazione con l’Associazione Palchettisti di Ancona sarà, infatti,  martedì 24 ottobre alle ore 19.45, la diretta dell’opera Un Ballo in Maschera  di Giuseppe Verdi dal GRAN TEATRE del LICEU di Barcellona, direttore Renato Palumbo, regia di Vincent Boussard, costumi Christian Lacroix; nel cast: Piotr Beczala, Marco Caria, Ekaterina Metlova, Dolora Zajick.

Una spettacolo che assume una valenza particolare considerato il delicato momento politico che vive, in questo momento, la capitale catalana.

Il programma prosegue sabato 28 ottobre con l’omaggio che l’Amministrazione Comunale vuole rivolgere a VIRNA LISI, indimenticabile attrice anconetana, a cui verrà intitolato il Belvedere del Passetto. A  partire dalle ore 17.00 sarà proiettata la retrospettiva di tre film celebri: Come uccidere vostra moglie regia di Richard Quine (ore 17.00), Tenderly regia di Franco Brusati (ore 20.30) in prima assoluta del film restaurato, grazie alla collaborazione della Cineteca Nazionale – Centro Sperimentale di Cinematografia e Al di là del bene e del male regia di Liliana Cavani (ore 22.30).

La scalinata del Passetto sarà  protagonista anche  del cortometraggio “Scalamare” girato lo scorso anno dal coreografo Jiří Kylián. La proiezione, in prima nazionale è programmata domenica 29 ottobre alle ore 19.15; nella stessa giornata verrà proiettato alle ore 18.00 il documentario “Jiří Kylián, Forgotten Memories” di Don Kent e Christian Dumais-Lvowski. Alle proiezioni seguirà anche un incontro con l’artista moderato dal critico di danza Rossella Battisti. L’appuntamento è in collaborazione con il Festival Cinematica.

La giornata del 29 ottobre segna con questi appuntamenti anche l’apertura della Stagione di Danza 2017; alle ore 20.45 sul palco del Teatro delle Muse il pubblico potrà assistere a tre coreografie rispettivamente di Kylián, 14’20” , Wolf di Hofesh Shechter e Rain Dogs di Johan Inger, in uno speciale appuntamento curato da Aterballetto. La serata è in prima ed in esclusiva regionale.

La programmazione cinematografica integra efficacemente la programmazione di spettacolo nelle altre sale del Teatro delle Muse.

Nelle parole del Direttore Velia Papa “Pensiamo che il cinema, all’interno di un grande centro di produzione artistica come le Muse, possa svolgere una funzione di ampliamento degli orizzonti culturali  stimolando la curiosità del pubblico, approfittando della grande capacità del cinema di aprire squarci su altre culture, su altri mondi sociali diversi dal nostro ma indissolubilmente legati alla nostra realtà quotidiana”. 

La programmazione futura si articolerà, principalmente, attraverso rassegne tematiche. L’intento è quello di presentare un cinema capace di coniugare intrattenimento e  riflessione, un cinema per cinefili ma anche per consumatori occasionali che amano prodotti di qualità appassionanti e curiosi.

10 ott. 2017 | Il barbiere di Siviglia ad Ancona

STAGIONE LIRICA 2017 DI ANCONA

13 e 15 OTTOBRE
AL TEATRO DELLE MUSE
IL BARBIERE DI SIVIGLIA
MUSICA GIOACHINO ROSSINI
DIRETTORE JOSÉ MIGUEL PÈREZ-SIERRA
REGIA MATTEO MAZZONI
DEDICATO AD ALBERTO ZEDDA

UN CAST DI FUTURE STAR
TRA I VENTI E I TRENTA ANNI 
PER UN BARBIERE MAGICO
AMBIENTATO NEGLI ANNI 50

NUOVA PRODUZIONE FONDAZIONE TEATRO DELLE MUSE
IN COLLABORAZIONE CON L’ACCADEMIA ROSSINIANA DI PESARO

La Stagione Lirica di Ancona 2017 prosegue venerdì 13 ottobre alle ore 20.30 e domenica 15 ottobre alle ore 16 al Teatro delle Muse con Il barbiere di Siviglia di Gioachino Rossininuovo allestimento della Fondazione Teatro delle Muse.

Dedicata ad Alberto Zedda, che con la sua revisione del Barbiere aprì la strada alla riscoperta del Rossini più autentico, questa produzione nasce e si avvale di interpreti – scelti in collaborazione con l’Accademia Rossiniana “Alberto Zedda” del Rossini Opera Festival – che hanno partecipato, negli anni, a quella formidabile fucina di talenti pesarese che assicura l’individuazione e l’affinamento stilistico di cantanti e direttori d’orchestra delle nuove generazioni.

– Con una felice collaborazione tra la Fondazione Teatro delle Muse e L’Accademia Rossiniana “Alberto Zedda” – ha dichiarato Vincenzo De Vivo direttore artistico di Muse e del polo di produzione lirica OperaAnconaJesi – è stato individuato un cast composto da giovani artisti, che in edizioni diverse, sono usciti dall’Accademia pesarese; alcuni di loro già cantano Rossini in molti teatri, portando per il mondo l’eredità del Maestro Zedda –.

Gli interpreti scelti sono: Rosina è Martiniana Antonie (Melibea Viaggio a Reims, 2017), Figaro è interpretato da Gurgen Baveyan (Don Alvaro, Viaggio a Reims, 2015), Conte d’Almaviva è Xabier Anduaga (Cavalier Belfiore, Viaggio a Reims, 2016), Bartolo è Pablo Ruiz (Don Profondo, Viaggio a Reims, 2016), Basilio Baurzhan Anderzhanov (Lord Sidney, Viaggio a Reims, 2012), Berta Giorgia Paci (Contessa di Follville, Viaggio a Reims, 2017), Fiorello William Hernandez (Barone di Trombonok, Viaggio a Reims, 2016).

La direzione è affidata a José Miguel Pérez-Sierra, che fu il primo a dirigere Il viaggio a Reims per l’Accademia Rossiniana del 2006, la regia a Matteo Mazzoni, reduce dal nuovo allestimento di Barbiere all’Opera Nazionale Rumena di Bucarest -, con scene e costumi di Lucio Diana.  La produzione si avvale dell’Orchestra Sinfonica “G. Rossini” (sponsor Xanitalia) e del Coro Lirico Marchigiano “V. Bellini”, Maestro del Coro Carlo Morganti. L’opera è un nuovo allestimento e nuova produzione della Fondazione Teatro delle Muse in collaborazione con Accademia Rossiniana “Alberto Zedda” del Rossini Opera Festival.

Sostengono la Stagione Lirica di Ancona: Soci Fondatori Comune di Ancona, Fondazione Cariverona / Con il contributo di Ministero dei Beni, delle Attività Culturali e del Turismo, Regione Marche / Con il contributo speciale di Fondazione Cariverona / Con il sostegno di Associazione Palchettisti del Teatro delle Muse / In collaborazione con Marche Teatro / Main partner UBI Banca, Prometeo Estra / Con il patrocinio del Consiglio regionale delle Marche / Partner tecnico Bruno e Mauda Galdenzi Hairstylist, Profumerie Galeazzi / Media partner Arancia Network.

Biglietteria Teatro delle Muse  tel. 071 52525 biglietteria@teatrodellemuse.org

6 ott. 2017 | Domenica 8 ottobre la Guida all’Opera de “Il barbiere di Siviglia”

L’OPERA
SARÁ IN SCENA
IL 13 e 15 OTTOBRE

Domenica 8 ottobre alle ore 11 al Teatro delle Muse (musecaffé) si terrà, ad ingresso libero, la guida all’opera de Il barbiere di Siviglia, a cura del critico musicale Fabio Brisighelli.

L’opera va in scena all’interno della Stagione Lirica di Ancona 2017 venerdì 13 ottobre alle ore 20.30 e domenica 15 ottobre alle ore 16 al Teatro delle Muse.

Dedicata ad Alberto Zedda, che con la sua revisione del Barbiere aprì la strada alla riscoperta del Rossini più autentico, questa produzione si avvale di interpreti – scelti in collaborazione con l’Accademia Rossiniana “Alberto Zedda” del Rossini Opera Festival – che hanno partecipato, negli anni, a quella formidabile fucina di talenti pesarese che assicura l’individuazione e l’affinamento stilistico di cantanti e direttori d’orchestra delle nuove generazioni.

La direzione è affidata a José Miguel Pérez-Sierra – che fu il primo a dirigere Il viaggio a Reims per l’Accademia Rossiniana del 2006 – la regia a Matteo Mazzoni, – reduce dal nuovo allestimento di Barbiere all’Opera Nazionale Rumena di Bucarest -, con scene e costumi di Lucio Diana. Rosina è interpretata da Martiniana Antonie, Figaro è Gurgen Baveyan, Conte d’Almaviva Xabier Anduaga, Bartolo è Pablo Ruiz, Basilio Baurzhan Anderzhanov, Berta Giorgia Paci, Fiorello William Hernandez.

L’opera è un nuovo allestimento e nuova produzione della Fondazione Teatro delle Muse in collaborazione con l’Accademia Rossiniana “Alberto Zedda” del Rossini Opera Festival.

La produzione si avvale dell’Orchestra Sinfonica “G. Rossini” (sponsor Xanitalia) e del Coro Lirico Marchigiano “V. Bellini”, Maestro del Coro Carlo Morganti.

Sostengono la Stagione Lirica di Ancona: Soci Fondatori Comune di Ancona, Fondazione Cariverona / Con il contributo di Ministero dei Beni, delle Attività Culturali e del Turismo, Regione Marche / Con il contributo speciale di Fondazione Cariverona / Con il sostegno di Associazione Palchettisti del Teatro delle Muse / In collaborazione con Marche Teatro / Main partner UBI Banca, Prometeo Estra / Con il patrocinio del Consiglio regionale delle Marche / Partner tecnico Bruno e Mauda Galdenzi Hairstylist, Profumerie Galeazzi / Media partner Arancia Network.

Biglietteria Teatro delle Muse  tel. 071 52525 biglietteria@teatrodellemuse.org

23 set. 2017 | Domenica 24 settembre replica al Teatro delle Muse “Carmen”

DIREZIONE GUILLAUME TOURNIAIRE
REGIA E SCENE FRANCESCO SAPONARO
NUOVA PRODUZIONE FONDAZIONE TEATRO DELLE MUSE

Alla prima grandi applausi e molti ospiti,
domenica è atteso anche il Soprintendente dell’Arena di Verona

Dopo il successo della serata di inaugurazione della Stagione Lirica di Ancona 2017,  replica domenica 24 settembre alle ore 16, l’opera Carmen di Georges Bizet, in una produzione che vuole sottolinearne l’originaria natura di opèra-comique, con i dialoghi parlati. Dirige l’opera Guillaume Tourniaire, con la regia e le scene di Francesco Saponaro, i costumi di Chiara Aversano, le luci di Michele Cimadomo.

Il cast è formato da giovani interpreti, già affermati sulla scena internazionale: nella parte di Carmen Martina Belli – al suo debutto nella vocalità francese, dopo l’Anna Bolena alla Scala e  al Regio di Parma -,Don Josè è interpretato da Francesco Pio GalassoMicaëla Francesca Sassu, Escamillo Laurent Kubla, Frasquita Gloria Giurgola, Mercédès Cristina Alunno, Le Dancaïre Davide Bartolucci, Le Remendado Andrea Schifaudo, Zuniga Laurence Meikle, Moralès Tommaso Barea.

L’opera che apre il cartellone è un nuovo allestimento e nuova produzione della Fondazione Teatro delle Muse.

Tra gli ospiti in sala per la prima lo scrittore Fausto Malcovati, il produttore e organizzatore di Teatri Uniti Angelo Curti, il  Sindaco di Ancona Valeria Mancinelli, L’Assessore alla Cultura Paolo Marasca, il consiglio d’amministrazione della Fondazione Teatro delle Muse, il direttore artistico della Stagione Lirica Vincenzo De Vivo e il direttore generale Velia Papa oltre a numerose personalità cittadine.

Per domenica è atteso anche il Soprintendente dell’Arena di Verona Giuliano Polo.

– Questa Carmen non un’edizione critica – ha precisato il direttore artistico della Stagione Lirica Vincenzo De Vivo – ma un’interpretazione, che avvalendosi di più fonti intende restituire all’opera il suo spirito originario-.

– Niente concessioni ad interpretazioni veriste o folcloristiche – ha dichiarato il  direttore d’orchestra Guillaume Tourniaire -, alimentate dai molti rimaneggiamenti subiti nel tempo dalla scrittura originaria dopo la morte del compositore, avvenuta tre mesi dopo la prima, ma una lettura in grado di restituire alla partitura tutte le sue sfaccettature, anche avvalendosi del ritrovato manoscritto del suggeritore di scena di allora».

Il regista Francesco Saponaro ha sottolineato – Carmen per me incarna il bisogno e la necessità della libertà , rappresenta l’idea di un femminile che non vuole abdicare, e da cui dobbiamo partire -. Le scene – prosegue Saponaro – saranno come quelle di un set cinematografico che rimanda agli anni della guerra civile spagnola, e che attraverso un viaggio simbolico-artistico nel ‘900 approda alla contemporaneità, evidenziandone i conflitti sociali e interpersonali-.

La produzione si avvale dell’Orchestra Sinfonica “G. Rossini”, del Coro Lirico Marchigiano “V. Bellini”, Maestro del Coro Carlo Morganti e del Coro Piccoli Cantori / Ass.ne Kairos Eventi Ancona,Maestro del Coro Giorgia Cingolani

La Stagione Lirica di Ancona prosegue venerdì 13 ottobre domenica 15 ottobre con Il barbiere di Siviglia di Gioachino Rossiniun nuovo altro nuovo allestimento della Fondazione Teatro delle Muse. Dedicata ad Alberto Zedda, che con la sua revisione del Barbiere aprì la strada alla riscoperta del Rossini più autentico, questa produzione si avvale di interpreti – scelti in collaborazione con l’Accademia Rossiniana “Alberto Zedda” del Rossini Opera Festival – che hanno partecipato, negli anni, a quella formidabile fucina di talenti pesarese che assicura l’individuazione e l’affinamento stilistico di cantanti e direttori d’orchestra delle nuove generazioni. La direzione è affidata a José Miguel Pérez-Sierra – che fu il primo a dirigere Il viaggio a Reims per l’Accademia Rossiniana del 2006 – la regia aMatteo Mazzoni, – reduce dal nuovo allestimento di Barbiere all’Opera Nazionale Rumena di Bucarest -, con scene e costumi di Lucio DianaRosina è interpretata da Martiniana AntonieFigaro è Gurgen Baveyan, Conte d’Almaviva Xabier Anduaga, Bartolo è Pablo Ruiz, Basilio Baurzhan Anderzhanov, Berta Giorgia Paci, Fiorello William Hernandez. L’opera è nuova produzione della Fondazione Teatro delle Muse.

Sostengono la Stagione Lirica di Ancona: Soci Fondatori Comune di Ancona, Fondazione Cariverona / Con il contributo di Ministero dei Beni, delle Attività Culturali e del Turismo, Regione Marche / Con il contributo speciale di Fondazione Cariverona / Con il sostegno di Associazione Palchettisti del Teatro delle Muse / In collaborazione con Marche Teatro / Main partner UBI Banca, Prometeo Estra / Con il patrocinio del Consiglio regionale delle Marche / Partner tecnico Bruno e Mauda Galdenzi Hairstylist, Profumerie Galeazzi / Media partner Arancia Network.

Biglietteria Teatro delle Muse  tel. 071 52525 biglietteria@teatrodellemuse.org

15 set. 2017 | Carmen apre il cartellone della Stagione Lirica 2017 di Ancona

OPERA ANCONA JESI
“Le città della musica”

DESTINAZIONE SIVIGLIA
IL TEMA
DELLA 15° STAGIONE LIRICA DI ANCONA

APRE IL CARTELLONE
IL 22 E 24 SETTEMBRE
CARMEN
musica di GEORGES BIZET
 direttore GUILLAUME TOURNIAIRE
regia e scene FRANCESCO SAPONARO

LA CARMEN DELLA LIBERTÀ IN SCENA AL TEATRO DELLE MUSE DI ANCONA

Il cartellone di “Opera Ancona Jesi” 17 18 si apre al Teatro delle Muse “Franco Corelli” di Ancona: per la Stagione Lirica curata dalla Fondazione Teatro delle Muse, due sono i titoli d’opera tra i più amati dal pubblico, intorno al tema “Destinazione Siviglia”: Carmen e Il Barbiere di Siviglia.

La Stagione Lirica apre venerdì 22 settembre alle ore 20,30 con replica domenica 24 settembre alle ore 16, con l’opera Carmen di Georges Bizet, in una produzione che vuole sottolinearne l’originaria natura di opèra-comique, con i dialoghi parlati. Dirige l’opera Guillaume Tourniaire, con la regia e le scene di Francesco Saponaro, i costumi di Chiara Aversano, le luci di Michele Cimadomo; assistente alla regia è Veronica Bolognani, bozzetti/assistente alle scene Lucia Imperato.

Il cast è formato da giovani interpreti, già affermati sulla scena internazionale: nella parte di Carmen Martina Belli – al suo debutto nella vocalità francese, dopo l’Anna Bolena alla Scala e  al Regio di Parma -, Don Josè è interpretato da Francesco Pio Galasso, Micaëla Francesca Sassu, Escamillo Laurent Kubla, Frasquita Gloria Giurgola, Mercédès Cristina Alunno, Le Dancaïre Davide Bartolucci, Le Remendado Andrea Schifaudo, Zuniga Laurence Meikle, Moralès Tommaso Barea.

L’opera che apre il cartellone è un nuovo allestimento e nuova produzione della Fondazione Teatro delle Muse.

Il cartellone prosegue venerdì 13 ottobre alle ore 20,30 e domenica 15 ottobre alle ore 16 con Il barbiere di Siviglia di Gioachino Rossini, un nuovo allestimento della Fondazione Teatro delle Muse. Dedicata ad Alberto Zedda, che con la sua revisione del Barbiere aprì la strada alla riscoperta del Rossini più autentico, questa produzione si avvale di interpreti – scelti in collaborazione con l’Accademia Rossiniana “Alberto Zedda” del Rossini Opera Festival – che hanno partecipato, negli anni, a quella formidabile fucina di talenti pesarese che assicura l’individuazione e l’affinamento stilistico di cantanti e direttori d’orchestra delle nuove generazioni. La direzione è affidata a José Miguel Pérez-Sierra – che fu il primo a dirigere Il viaggio a Reims per l’Accademia Rossiniana del 2006 – la regia a Matteo Mazzoni, – reduce dal nuovo allestimento di Barbiere all’Opera Nazionale Rumena di Bucarest -, con scene e costumi di Lucio Diana. Rosina è interpretata da Martiniana Antonie, Figaro è Gurgen Baveyan, Conte d’Almaviva Xabier Anduaga, Bartolo è Pablo Ruiz, Basilio Baurzhan Anderzhanov, Berta Giorgia Paci, Fiorello William Hernandez.

L’opera è un nuovo allestimento e nuova produzione della Fondazione Teatro delle Muse.

Le due produzioni si avvalgono dell’Orchestra Sinfonica “G. Rossini” (sponsor Xanitalia) e del Coro Lirico Marchigiano “V. Bellini”, Maestro del Coro Carlo Morganti. In Carmen è presente anche il Coro Piccoli Cantori / Ass.ne Kairos Eventi Ancona, Maestro del Coro Giorgia Cingolani.

Come di consueto, sono previste le guide all’opera a cura del critico musicale Fabio Brisighelli: domenica 17 settembre Carmen e domenica 8 ottobre Il barbiere di Siviglia alle ore 11 presso il Ridotto del Teatro delle Muse.

Sostengono la Stagione Lirica di Ancona: Soci Fondatori Comune di Ancona, Fondazione Cariverona / Con il contributo di Ministero dei Beni, delle Attività Culturali e del Turismo, Regione Marche / Con il contributo speciale di Fondazione Cariverona / Con il sostegno di Associazione Palchettisti del Teatro delle Muse / In collaborazione con Marche Teatro / Main partner UBI Banca, Prometeo Estra / Con il patrocinio del Consiglio regionale delle Marche / Partner tecnico Bruno e Mauda Galdenzi Hairstylist, Profumerie Galeazzi / Media partner Arancia Network.

INFORMAZIONI E PRENOTAZIONI
Biglietteria Teatro delle Muse
Via della Loggia – 60121 Ancona
tel. 071 52525
biglietteria@teatrodellemuse.org

13 set. 2017 | Il Ministero premia l’attività della Fondazione Teatro delle Muse

Il MiBACT ha assegnato il contributo 2017 alle Isituzioni di spettacolo dal vivo.

La Fondazione Teatro delle Muse è stata premiata con un aumento del contributo che passa da 116.516,00 euro del 2016 a 124.433,00 euro del 2017 pari al 7% massimo incremento concedibile.

L’aumento di contributo riconosce il lavoro di rilancio della Fondazione Teatro delle Muse grazie alla solida infrastruttura tecnico-organizzativa a alla qualificata direzione artistica del Maestro Vincenzo De Vivo.

27 lug. 2017 | Opera Ancona Jesi 2017 “Le città della Musica”

Un’unica STAGIONE LIRICA 2017/2018 dal 22 settembre 2017 al 25 febbraio 2018 è la proposta di “OPERA ANCONA JESI” promossa ed organizzata dalla Fondazione Teatro delle Muse e dalla Fondazione Pergolesi Spontini con la direzione artistica di Vincenzo De Vivo. Il programma che unisce gli appuntamenti della Stagione Lirica 2017 del Teatro delle Muse di Ancona e della 50ª Stagione Lirica di Tradizione del Teatro G.B. Pergolesi di Jesi, propone un viaggio attraverso le città della musica: Siviglia, la più amata da compositori e librettisti, scenario esotico non solo per Carmen e Barbiere, ma per le Nozze di Figaro, Fidelio, Favorita solo per citare le più celebri; Mantova, capitale del melodramma, che vide nascere tra le mura del suo Palazzo Ducale l’Orfeo di Monteverdi e che accolse nel suo teatro accademico Mozart adolescente; Lipsia, dove Bach – Kantor nella chiesa di San Tommaso – ha dato al mondo tanti suoi capolavori, e infine Nagasaki, cara al teatro musicale da quando Belasco l’ha scelta come scenario della storia di Cio-Cio-San, ponte tra Oriente e Occidente, città simbolo dopo la tragedia della bomba atomica.

Il cartellone di “Opera Ancona Jesi” si apre al Teatro delle Muse “Franco Corelli” di Ancona: per la stagione lirica curata dalla Fondazione Teatro delle Muse, due sono i titoli d’opera tra i più amati dal pubblico, intorno al tema “Destinazione Siviglia”.

Venerdì 22 settembre alle ore 20,30 e domenica 24 settembre alle ore 16, va in scena Carmen di Georges Bizet, in una produzione che vuole sottolinearne l’originaria natura di opèra-comique, con i dialoghi parlati. Dirige l’opera Guillaume Tourniaire, con la regia di Francesco Saponaro e i costumi di Chiara Aversano. Il cast è formato da giovani interpreti, già affermati sulla scena internazionale: nella parte di Carmen Martina Belli – al suo debutto nella vocalità francese, dopo l’Anna Bolena alla Scala e  al Regio di Parma – Francesca Sassu è Micaela, Don Josè è interpretato da Francesco Pio Galasso, Escamillo è Laurent Kubla. L’opera che apre il cartellone è un nuovo allestimento e nuova produzione della Fondazione Teatro delle Muse.

Venerdì 13 ottobre alle ore 20,30 e domenica 15 ottobre alle ore 16, appuntamento con Il barbiere di Siviglia di Gioachino Rossini, un nuovo allestimento della Fondazione Teatro delle Muse. Dedicata ad Alberto Zedda, che con la sua revisione del Barbiere aprì la strada alla riscoperta del Rossini più autentico, questa produzione si avvale di interpreti – scelti in collaborazione con l’Accademia Rossiniana “Alberto Zedda” del Rossini opera Festival – che hanno partecipato, negli anni, a quella formidabile fucina di talenti pesarese che assicura l’individuazione e l’affinamento stilistico di cantanti e direttori d’orchestra delle nuove generazioni. La direzione è affidata a José Miguel Pérez-Sierra – che fu il primo a dirigere Il viaggio a Reims per l’Accademia Rossiniana del 2006 – la regia a Matteo Mazzoni, – reduce dal nuovo allestimento di Barbiere all’Opera Nazionale Rumena di Bucarest -, con scene e costumi di Lucio Diana. Rosina è interpretata da Martiniana Antonie, Figaro è Gurgen Baveyan, Conte d’Almaviva Xabier Anduaga, Bartolo è Pablo Ruiz, Basilio Baurzhan Anderzhanov, Berta Giorgia Paci, Fiorello William Hernandez.

“In viaggio da Mantova a Nagasaki” è il tema della 50ª Stagione Lirica di Tradizione del Teatro Pergolesi di Jesi, a cura della Fondazione Pergolesi Spontini. La Stagione, dedicata a due artisti indimenticati, Maria Callas e a Luciano Pavarotti – di cui ricorrono gli anniversari della scomparsa, rispettivamente quarant’anni e dieci anni fa – si apre con Rigoletto di Giuseppe Verdi, venerdì 17 novembre alle ore 20,30 con replica domenica 19 novembre alle ore 16 ed un’anteprima giovani mercoledì 15 novembre alle ore 16 riservata ai partecipanti del progetto “Ragazzi… all’opera”. L’opera, nuovo allestimento della Fondazione Pergolesi Spontini in coproduzione con OperaLombardia, è diretta da Pietro Rizzo per regia di Elena Barbalich. interpreti principali Angelo Veccia / Francesco Landolfi (Rigoletto), Laura Pavone / Lucrezia Drei (Gilda), Matteo Falcier / Marco Ciaponi (Duca di Mantova), Alessio Cacciamani (Sparafucile), Caterina Giotas (Maddalena).

Si prosegue con un fuori abbonamento che è il primo di due spettacoli dedicati al grande compositore tedesco che ruotano intorno alla Cantata del caffè, l’unica composizione del Kantor di Lipsia che si avvicini allo spirito dell’opera comica: venerdì 1 dicembre (ore 18.30 e ore 21.30) e domenica 3 dicembre (ore 15.30 e ore 18.30), anteprima giovani mercoledì 29 dicembre ore 15.30 e ore 18.30, va in scena la prima rappresentazione assoluta di Caffè Bach, Circopera in un atto di Giacomo Costantini con musiche di F. Bettoli, S. Carloni, G. Pitarresi da Johann Sebastian Bach, diretta da Andreas Gies – che canterà anche nel ruolo del basso protagonista – per la regia Giacomo Costantini in un nuovo allestimento della Fondazione Pergolesi Spontini in collaborazione con El Grito – Circo contemporaneo all’antica. E’ una formula nuovissima che unisce le componenti strutturali del melodramma con quelle del circo: tre compositori lavorano su musiche di Bach con un soggetto che intreccia la vicenda cantata con i numeri acrobatici, tre cantanti – di cui uno assume anche il ruolo di direttore, tre strumentisti che agiscono sulla scena, tre artisti circensi che sono anche musicisti. Insieme costruiscono un’opera nuova che ha radici antiche.

Venerdì 26 gennaio alle ore 20.30 e domenica 28 gennaio alle ore 16 con anteprima giovani mercoledì 24 gennaio alle ore 16 in scena il dittico che offre l’autentica KaffeekantateCantata del caffè di Picander con musica di Johann Sebastian Bach, e Bach Haus opera in un atto di Vincenzo De Vivo con musica di Michele Dall’Ongaro, in un nuovo allestimento della Fondazione Pergolesi Spontini diretto da Federico Amendola con la regia di Alfonso Antoniozzi. L’opera di Dall’Ongaro racconta di un impresario italiano che si reca in casa Bach per chiedere al Maestro di comporre per il suo teatro: nata nel 2000 al Teatro dell’Opera di Roma, vanta diversi riallestimenti nel corso dei suoi diciassette anni di vita (da L’Aquila a Brescia e Cremona, dalla sala Accademica del conservatorio di Santa Cecilia al Circuito Opera Incanto in Umbria, dal Teatro Massimo di Palermo al Reate Festival). D’eccezione il cast, che unisce interpreti amati dal grande pubblico per la loro carriera internazionale: Valeria Esposito, Alfonso Antoniozzi e Chris Merrit, leggendario tenore rossiniano, qui in vesti di Impresario veneto del XVIII secolo.

Si chiude venerdì 23 febbraio alle ore 20.30 e domenica 25 febbraio alle ore 16 (anteprima giovani mercoledì 21 febbraio ore 16) con Madama Butterfly di Giacomo Puccini, in un nuovo allestimento della Fondazione Pergolesi Spontini diretto da Jordi Bernàcer – una delle presenze più interessanti di questa estate operistica, a Verona e a Caracalla – con la regia di Matteo Mazzoni. Interessante l’approccio pucciniano di una voce belcantistica come quella di Silvia Dalla Benetta, Cio-cio-san, protagonista accanto a Sandra Buongrazio Suzuki, Michael Spadaccini – per la prima volta nelle vesti di Pinkerton – e Italo Proferisce Sharpless.

INFORMAZIONI E PRENOTAZIONI

Biglietteria Teatro delle Muse
Via della Loggia – 60121 Ancona
tel. 071 52525
biglietteria@teatrodellemuse.org

Biglietteria Teatro G.B. Pergolesi
Piazza della Repubblica, 9 – 60035 Jesi (AN)
tel. 0731 206888 – fax 0731 224105
biglietteria@fpsjesi.com
www.fondazionepergolesispontini.com

www.operanconajesi.it

13 ott. 2016 | Una Tosca cinematografica ad Ancona, in scena il 14 e 16 ottobre al Teatro delle Muse

DIRETTORE GUILLAUME TOURNIAIRE
REGIA DI PETE BROOKS
TOSCA è CELLIA COSTEA,
CAVARADOSSI è ANTONELLO PALOMBI, SCARPIA è ALBERTO GAZALE

Seconda opera in scena per la Stagione Lirica “Opera Ancona Jesi” al Teatro delle Muse di Ancona venerdì 14 ottobre alle ore 20.30, con replica domenica 16 ottobre alle ore 16.00, con Tosca di Giacomo Puccini. L’opera è un nuovo allestimento della Fondazione Teatro delle Muse.

L’opera è diretta da Guillaume Tourniaire con la regia di Pete Brooks (il regista degli spettacoli The Train e A Farewell to Arms), le scene ed i costumi sono di Laura Hopkins, le luci di Michele Cimadomo, i video di Simon Wainwright; assistente alla regia Martina Conti, proiezioni Andrew Crofts.

Nella compagnia di canto: il soprano rumeno Cellia Costea è Floria Tosca, Antonello Palombi è Mario Cavaradossi, Alberto Gazale è il Barone Scarpia, Alessandro Spina interpreta Cesare Angelotti, Davide Bartolucci è il Sagrestano, Spoletta è Marco Voleri, Sciarrone è Omar Kamata, Un Carceriere è Bruno Venanzi.

Il Maestro Guillaume Tourniarie dirige l’Orchestra Sinfonica “G. Rossini”, in palco vedremo anche il Coro Lirico Marchigiano “V. Bellini” con Maestro del Coro Carlo Morganti e il Coro di Voci Bianche “Artemusica” con Maestro del Coro Angela De Pace.

Tosca è un’opera lirica in tre atti di Giacomo Puccini, su libretto di Giuseppe Giacosa e Luigi Illica. La prima rappresentazione si tenne a Roma, al Teatro Costanzi, il 14 gennaio 1900.

Il libretto deriva dal dramma La Tosca di Victorien Sardou, rappresentato per la prima volta il 24 novembre 1887 al Théatre de la Porte-Saint-Martin di Parigi, il cui successo fu legato soprattutto all’interpretazione di Sarah Bernhardt.

È una Tosca con un linguaggio cinematograficodichiara il direttore artistico della Stagione Lirica Vincenzo De VivoLa frase lirica che è il primo piano, la capacità di fare un campo lungo, cioè raccogliere una presenza in primo piano e una in fondo o la capacità di fare i piani sequenza come quello dell’inizio del terzo atto. Questa Tosca che nasce da una felice intuizione di un artista, regista come Pete Brooks che ha fatto tanti spettacoli teatrali nel mondo (in Italia The Train-prodotto con Marche Teatro e A farewell to Arms con la sua compagnia imitating the dog) e sapeva di avere una sensibilità per poter affrontare l’opera con i suoi mezzi cioè con il lavoro di attore sui protagonisti e la fantasia visuale attraverso il video, questa è una Tosca cinematografica.

Vivrete Tosca come in un film che non è realistico ma parte da una recitazione che è realistica, un film che nasce dalle suggestioni di una partitura che ha inventato di Puccini; uno spettacolo nuovo, ma che ha le radici nella tradizione musicale, nella drammaturgia musicale di Puccini.

Per un direttore musicale aprire qualsiasi pagina di Puccini è un sogno, pieno di indicazioni, di sfumature di colori, di pathos, di violenza, con una precisione incredibileha sottolineato il direttore d’orchestra Guillaume Tourniaire (che ha già diretto ad Ancona Le nozze di Figaro nel 2012) – con il libretto di Illica si è subliamato un dramma già fantastico in Puccini.

Rispettare la tradizione ma portare qualche innovazione sottolinea il regista inglese Pete BrooksC’è sempre un problema nel mettere in scena Tosca: la scelta dell’essere più o meno fedeli non solo alla musica, ma anche alle dettagliate indicazioni drammaturgiche che sono parte della partitura musicale di Puccini. Nella produzione attuale abbiamo fatto una scelta che si pone a metà: ci sono momenti che tutti potranno sicuramente riconoscere, ed altri che potranno sorprendere, speriamo positivamente, in quanto crediamo di essere rimasti fedeli allo spirito dell’opera come concepita da Puccini. Nonostante i costumi e la scenografia suggeriscano un’ambientazione del XX secolo, ci troviamo comunque in una Roma del 1800. Anche se le scelte scenografiche alludono a successivi eventi storici, la vicenda non è stata trasportata, in modo preciso, una diversa dimensione geografica e temporale.

Se una mise en scène sofisticata è caratteristica della produzione operistica contemporanea, Tosca rimane in sostanza un lavoro intimo in cui si entrano in gioco  emozioni molto umane, quali il desiderio e la gelosia, ma  in un contesto storico di cambiamenti politici. La nostra Tosca è una donna che cerca di sopravvivere in tempi difficili; una donna la cui desiderabilità facilita la sua sopravvivenza ma al tempo stesso la trascina alla rovina. É una figura tragica perché non riconosce e fraintende il suo rapporto con il mondo politico: volendo rimanere fuori della politica in un momento storico altamente politicizzato, Tosca cerca nell’Arte un privilegio che è al tempo stesso irrealistico e ingenuo – .

La Stagione Lirica della Fondazione Teatro delle Muse di Ancona è sostenuta dai Soci Fondatori Comune di Ancona, Fondazione Cariverona / Con il contributo di Ministero dei Beni, delle Attività Culturali e del Turismo, Regione Marche, Camera di Commercio di Ancona / Con il contributo speciale di Cariverona / Con il sostegno di Associazione Palchettisti del Teatro delle Muse e Amici del Teatro / in collaborazione con Marche Teatro / Main partner UBI Banca Popolare di Ancona, Angelini, Prometeo Estra / Partner tecnico Bruno e Mauda Galdenzi Hairstylist, Profumerie Galeazzi / Media partner Classica HD.

Biglietteria Teatro delle Muse 071 52525 biglietteria@teatrodellemuse.org

6 ott. 2016 | Una Tosca cinematografica ad Ancona – Un nuovo allestimento della Fondazione Teatro delle Muse

IN SCENA
IL 14 E 16 OTTOBRE AL TEATRO DELLE MUSE

DIRETTORE GUILLAUME TOURNIAIRE
REGIA DI PETE BROOKS
TOSCA è CELLIA COSTEA,
CAVARADOSSI è ANTONELLO PALOMBI, SCARPIA è ALBERTO GAZALE

Seconda opera in scena per la Stagione Lirica “Opera Ancona Jesi” al Teatro delle Muse di Ancona venerdì 14 ottobre alle ore 20.30, con replica domenica 16 ottobre alle ore 16.00, con Tosca di Giacomo Puccini. L’opera è un nuovo allestimento della Fondazione Teatro delle Muse.

L’opera è diretta da Guillaume Tourniaire con la regia di Pete Brooks (il regista degli spettacoli The Train e A Farewell to Arms), le scene ed i costumi sono di Laura Hopkins, le luci di Michele Cimadomo, i video di Simon Wainwright; assistente alla regia Martina Conti, proiezioni Andrew Crofts.

Nella compagnia di canto: il soprano rumeno Cellia Costea è Floria Tosca, Antonello Palombi è Mario Cavaradossi, Alberto Gazale è il Barone Scarpia, Alessandro Spina interpreta Cesare Angelotti, Davide Bartolucci è il Sagrestano, Spoletta è Marco Voleri, Sciarrone è Omar Kamata, Un Carceriere è Bruno Venanzi.

Il Maestro Guillaume Tourniarie dirige l’Orchestra Sinfonica “G. Rossini”, in palco vedremo anche il Coro Lirico Marchigiano “V. Bellini” con Maestro del Coro Carlo Morganti e il Coro di Voci Bianche “Artemusica” con Maestro del Coro Angela De Pace.

Tosca è un’opera lirica in tre atti di Giacomo Puccini, su libretto di Giuseppe Giacosa e Luigi Illica. La prima rappresentazione si tenne a Roma, al Teatro Costanzi, il 14 gennaio 1900.

Il libretto deriva dal dramma La Tosca di Victorien Sardou, rappresentato per la prima volta il 24 novembre 1887 al Théatre de la Porte-Saint-Martin di Parigi, il cui successo fu legato soprattutto all’interpretazione di Sarah Bernhardt.

È una Tosca con un linguaggio cinematograficodichiara il direttore artistico della Stagione Lirica Vincenzo De VivoLa frase lirica che è il primo piano, la capacità di fare un campo lungo, cioè raccogliere una presenza in primo piano e una in fondo o la capacità di fare i piani sequenza come quello dell’inizio del terzo atto. Questa Tosca che nasce da una felice intuizione di un artista, regista come Pete Brooks che ha fatto tanti spettacoli teatrali nel mondo (in Italia The Train-prodotto con Marche Teatro e A farewell to Arms con la sua compagnia imitating the dog) e sapeva di avere una sensibilità per poter affrontare l’opera con i suoi mezzi cioè con il lavoro di attore sui protagonisti e la fantasia visuale attraverso il video, questa è una Tosca cinematografica.

Vivrete Tosca come in un film che non è realistico ma parte da una recitazione che è realistica, un film che nasce dalle suggestioni di una partitura che ha inventato di Puccini; uno spettacolo nuovo, ma che ha le radici nella tradizione musicale, nella drammaturgia musicale di Puccini.

Per un direttore musicale aprire qualsiasi pagina di Puccini è un sogno, pieno di indicazioni, di sfumature di colori, di pathos, di violenza, con una precisione incredibileha sottolineato il direttore d’orchestra Guillaume Tourniaire (che ha già diretto ad Ancona Le nozze di Figaro nel 2012) – con il libretto di Illica si è subliamato un dramma già fantastico in Puccini.

Rispettare la tradizione ma portare qualche innovazione sottolinea il regista inglese Pete BrooksC’è sempre un problema nel mettere in scena Tosca: la scelta dell’essere più o meno fedeli non solo alla musica, ma anche alle dettagliate indicazioni drammaturgiche che sono parte della partitura musicale di Puccini. Nella produzione attuale abbiamo fatto una scelta che si pone a metà: ci sono momenti che tutti potranno sicuramente riconoscere, ed altri che potranno sorprendere, speriamo positivamente, in quanto crediamo di essere rimasti fedeli allo spirito dell’opera come concepita da Puccini. Nonostante i costumi e la scenografia suggeriscano un’ambientazione del XX secolo, ci troviamo comunque in una Roma del 1800. Anche se le scelte scenografiche alludono a successivi eventi storici, la vicenda non è stata trasportata, in modo preciso, una diversa dimensione geografica e temporale.

Se una mise en scène sofisticata è caratteristica della produzione operistica contemporanea, Tosca rimane in sostanza un lavoro intimo in cui si entrano in gioco  emozioni molto umane, quali il desiderio e la gelosia, ma  in un contesto storico di cambiamenti politici. La nostra Tosca è una donna che cerca di sopravvivere in tempi difficili; una donna la cui desiderabilità facilita la sua sopravvivenza ma al tempo stesso la trascina alla rovina. É una figura tragica perché non riconosce e fraintende il suo rapporto con il mondo politico: volendo rimanere fuori della politica in un momento storico altamente politicizzato, Tosca cerca nell’Arte un privilegio che è al tempo stesso irrealistico e ingenuo – .

Intorno all’opera sono previsti due appuntamenti: Happy Opera-aperitivo a tema venerdì 7 ottobre alle ore 18.30 da Enopolis (ingresso libero – consumazione €10,00), con il direttore artistico Vincenzo De Vivo che racconta il personaggio di Tosca accompagnato da Adriana Stecconi e Annalisa Galeazzi; a seguire domenica 9 ottobre alle ore 11 l’appuntamento è con la guida all’opera al Ridotto del Teatro delle Muse a cura del critico musicale Gabriele Cesaretti (ingresso libero).

Ricordiamo che ogni sera nel piazzale del Teatro delle Muse prosegue l’iniziativa Musica nell’aria a cura degli Amici del Teatro, con l’ascolto libero di arie d’opera tra le 19.30 e le 19.45.

La Stagione Lirica della Fondazione Teatro delle Muse di Ancona è sostenuta dai Soci Fondatori Comune di Ancona, Fondazione Cariverona / Con il contributo di Ministero dei Beni, delle Attività Culturali e del Turismo, Regione Marche, Camera di Commercio di Ancona / Con il contributo speciale di Cariverona / Con il sostegno di Associazione Palchettisti del Teatro delle Muse e Amici del Teatro / in collaborazione con Marche Teatro / Main partner UBI Banca Popolare di Ancona, Angelini, Prometeo Estra / Partner tecnico Bruno e Mauda Galdenzi Hairstylist, Profumerie Galeazzi / Media partner Classica HD.

Biglietteria Teatro delle Muse 071 52525 biglietteria@teatrodellemuse.org