ATTILA DI GIUSEPPE VERDI
APRE LA STAGIONE LIRICA DI ANCONA
PER LA PRIMA VOLTA AL TEATRO DELLE MUSE
CHE COMPIE VENT’ANNI

DIRETTORE D’ORCHESTRA MARCO GUIDARINIREGISTA MARIANO BAUDUIN
NEL CAST: ALESSIO CACCIAMANI, VITALIY BILYY, MARTA TORBIDONI,
SERGEY RADCHENKO, ANDREA SCHIFAUDO, ANDREA TABILI

Domenica 25 settembre alle ore 11 al Ridotto del Teatro delle Muse si terrà la consueta GUIDA ALL’OPERA condotta per ATTILA dal critico musicale Fabio Brisighelli. L’appuntamento è ad ingresso libero.

La Stagione Lirica di Ancona si apre venerdì 30 settembre alle ore 20.30 e domenica 2 ottobre alle ore 16.30 con Attila, dramma lirico in un prologo e tre atti, libretto di Temistocle Solera tratto dalla tragedia Attila, König der Hunnen di Zacharias Werner, Musica di Giuseppe Verdi, direttore d’orchestra Marco Guidarini, regia Mariano Bauduin, scene e luci Lucio Diana, costumi Marianna Carbone, assistente a scene e luci Eleonora Diana; Attila, re degli Unni è interpretato da Alessio Cacciamani, Ezio, generale romano è Vitaliy Bilyy , Odabella, figlia del signore di Aquileia è Marta Torbidoni, Foresto, cavaliere aquilejese Sergey Radchenko, Uldino, giovane bretone, schiavo d’Attila Andrea Schifaudo e Leone, vecchio romano è Andrea Tabili.

Un cast giovane, ma con interpreti di grande esperienza internazionale, con una protagonista femminile marchigiana, Marta Torbidoni consacrata nei ruoli verdiani al Festival Verdi di Parma.

Diretta dal Maestro Marco Guidarini è l’Orchestra Sinfonica “Gioachino Rossini”, il Coro Lirico Marchigiano “Vincenzo Bellini” con Maestro del Coro Riccardo Serenelli e il Coro di Voci Bianche “Artemusica” diretto da Angela De Pace.

L’appuntamento è un nuovo allestimento della Fondazione Teatro delle Muse.

È la prima volta che l’opera verdiana si rappresenta nel ricostruito Teatro delle Muse, che festeggia vent’anni dalla sua riapertura. Ancona l’aveva ascoltata nelle stagioni 1851, 1856 e 1875.

Attila, capolavoro della musica italiana, si rifà ad un dramma tedesco: Attila, Re degli Unni “tragedia romantica” di Zacharias Werner, finita tra le mani di un Verdi curioso dell’esperienza teatrale europea, che si era già avvicinato a Schiller con Giovanna d’Arco (e continuerà con I Masnadieri, Luisa Miller, Don Carlos), e presto rivolgerà il suo interesse a Hugo (Rigoletto) e soprattutto a Shakespeare (Macbeth).

Il direttore d’orchestra Marco Guidarini, che ha grande familiarità con le opere giovanili di Verdi e ha registrato la prima edizione fiorentina di Macbeth, ha sottolineato come l’Attila verdiano sia “una partitura intensa, magmatica e misteriosa. La sua drammaturgia musicale si rivela attraverso un lavoro in profondità, nel contatto quotidiano con gli interpreti, nel confronto con le emozioni di ciascuno. Un’opera sorprendentemente moderna”.

Il regista Mariano Bauduin, reduce da una fortunata produzione di Aida al Teatro Petruzzelli e in trasferta al Festival di Wiesbaden, mette in evidenza che “il forte interessamento di Verdi al teatro scespiriano non si limita alle opere chiaramente ispirate al Bardo, ma anche a quelle giovanili – tra cui Attila – in cui le aristoteliche regole di spazio e tempo sono abbandonate, proprio come avveniva nel teatro elisabettiano”.

Abbonamenti e biglietti sono in vendita. I biglietti vanno da €30 in terza galleria, €55 in seconda galleria, €66 in prima galleria fino a €80 in platea. L’abbonamento alle due opere in platea è €110 (55 euro a biglietto), €87 in prima galleria, €70 promo speciale abbonamento giovani sempre in prima galleria (Carta Giovani Nazionale dai 18 ai 35 anni), €68 in seconda galleria €26 in terza galleria.

Info: biglietteria Teatro delle Muse 071 52525 biglietteria@teatrodellemuse.org

Biglietti e abbonamenti anche in vendita on line su www.vivaticket.com

La Fondazione Teatro delle Muse è sostenuta dal contributo di: Comune di Ancona, Fondazione Cariverona, Ministero della Cultura, Regione Marche / Si ringrazia per il sostegno: Associazione Palchettisti del Teatro delle Muse, Gli Amici del Teatro delle Muse / In collaborazione con Marche Teatro / Con il Patrocinio di Rai Marche.